NAVIGAZIONI in CORSO

Ciò che è possibile fare con gli scarti, scarti di legno, scarti di cose vetuste, piccoli racconti di passate costruzioni che sono lì, personaggi in cerca d'autore,  elementi diversi per raccontare una storia insieme! E' arte? Boh! Forse semplicemente un bisogno di mettere insieme e di dare un senso tra tanti! I sentimenti, i pensieri, le emozioni hanno bisogno di essere accolti, magari messi insieme per dare un senso insieme a loro e far si che i bambini possano Meravigliarsi di avere e Essere un Valore anche solo perché Esistono e sono capaci di raccontare se stessi usando le mani e facendo composizioni!  

Dott. Alberto Stilgenbauer     “Quelli che s'innamorano di pratica senza scienza son come il nocchiere, che entra in naviglio senza timone o bussola, che mai ha certezza su dove si vada.” Leonardo da Vinci                                                         Progettare è l’attività principale di ogni essere umano, ha a che vedere con la concretizzazione di una sensazione, è l’organizzazione che si sviluppa e struttura a partire da un desiderio, da un bisogno, qualcosa che poco prima non aveva forma, e che con il progetto prende forma, anche se come modello, o disegno, o bozza. Progetto e la relativa azione progettare che ne sussegue, viene dal latino projecere, pro, ossia avanti e jacere che è l’azione del gettare, quindi il gettare avanti. Proprio l’azione del gettare ha una densità notevole, il gettare è la tipica azione del contadino, ossia prendere manciate di semi dalla sacca indossata a tracolla, per spargerlo, ossia far sì che la terra lo fecondi. Un chiar

  E così inizia la storia: C'era (o Cera? Credo che sia un'altra cosa!) un grande albero che decise di fare l'attore, la notte, quando non c'era nessuno in giro per le strade, entrava nel teatro della cittadina, andava sul palcoscenico e recitava, ma era triste, si sentiva solo, faceva solo monologhi, e nessuno lo ascoltava, ma una notte ....

https://www.youtube.com/watch?v=EMu_5-aLsw0 Leggere arricchisce l’immaginazione, ci permette di attraversare spazi e tempi, in un attimo ci troviamo all’interno di una storia, la viviamo, i nostri sentimenti e la nostra stessa storia si intreccia con ciò che stiamo leggendo.  Leggere da inizio a un dialogo tra noi e il testo, i personaggi i luoghi che sono scritti, le parole acquistano corpo, non più parole da ripetere con l’esercizio della decifrazione, ma parole che si muovono, parole che hanno una propria esistenza. Insegnare a leggere in questo modo non è più solo insegnare, ha a che vedere con il costruire una relazione tra allievo e insegnante, e perché no, anche per l’insegnante è imparare a conoscere dall’allievo, chi è l’allievo per se stesso e non ciò per cui è stato programmato che divenga.